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Costume e Società

Presentati a Locri i risultati del primo anno di “Il Buon Inizio”

Edil Merici

Dall’Ufficio Stampa

Investire nei servizi educativi per la prima infanzia e nel sostegno alla genitorialità significa garantire ai bambini e alle bambine l’opportunità di sviluppare le proprie capacità, contrastando le disuguaglianze e la povertà educativa sin dai primi anni di vita. In questa prospettiva lavora Il Buon Inizio. Crescere in una comunità educante che si prende cura, progetto selezionato dall’impresa sociale Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, coordinato da Save the Children, l’Organizzazione internazionale che da oltre 100 anni lotta per salvare le bambine e i bambini a rischio e garantire loro un futuro.
Lunedì 20 novembre, in occasione della Giornata mondiale per i Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, sì è tenuto a Locri l’evento nazionale dal titolo Il Buon Inizio: la responsabilità della comunità educante per il benessere di bambini e bambinenel corso del quale sono stati presentati i risultati raggiunti nel primo anno di intervento sui territori di Moncalieri, Tivoli, Locri e San Luca e si è sviluppato un confronto su strategie comuni per garantire il benessere di bambini e bambine nei diversi ambiti di intervento del progetto educativo, sociale e sanitario.
In Italia, nel 2021, il 15,2% dei bambini tra 0 e 2 anni ha frequentato un nido o altro servizio per l’infanzia. In Calabria la media scente a 4,5% perché solo il 26% dei Comuni offre servizi educativi per la prima infanzia contro il 59,6% della media nazionale. Degli oltre 190.000 bambini nella fascia 0-2 che frequentano i servizi educativi per la prima infanzia, l’1% risiede in Calabria e la spesa dei comuni per i servizi alla prima infanzia, pari a 1.043 € ogni 100 residenti in Italia, scende a 172 € in Calabria.
La carenza di offerta di servizi educativi per la prima infanzia potrebbe giustificare anche l’ampia presenza di anticipatari, valore superiore alla media nazionale (pari al 4,5%).
«L’Italia sconta uno storico ritardo nei servizi per la prima infanzia e in occasione della Giornata mondiale sui Diritti dell’Infanzia chiediamo con forza che si compia ogni passo necessario per colmare questo divario non solo investendo tutte le risorse stanziate dal Piano Nazionale Ripresa e Resilienza ma assicurando le risorse ordinarie per la continuità dei servizi. Il progetto che stiamo realizzando con Con i Bambini  testimonia concretamente la necessità e l’importanza di un intervento a sostegno del benessere dei bambini nei primi anni di vita» dichiara Raffaela Milano, direttrice dei programmi Italia Europa di Save the Children.
Il Buon Inizio è un progetto che ha coinvolto 3 regioni in cui sono stati attivati 3 servizi educativi integrativi per la fascia 0-3 anni, 1 ludoteca con attività educative per i bambini e le bambine da 0 a 6 anni, 1 servizio ludico-ricreativo per quelli dai 3 ai 6 anni a integrazione di un servizio preesistente. Nei primi 12 mesi di progetto, sono stati coinvolti circa 627 bambini e bambine, che hanno avuto accesso a poli multifunzionali con attività educative gratuite e di qualità, in grado di accompagnare lo sviluppo psico-fisico, stimolandone le abilità sensoriali, motorie e cognitive, creatività e curiosità. Spazi che favoriscono l’inclusione di bambini e bambine in aree ad alta vulnerabilità socio-economica e con carenza di opportunità educative e servizi per minori e famiglie.
Sono, inoltre, circa 467 i genitori coinvolti nelle attività e iniziative di progetto. Per i nuclei famigliari sono stati attivati 6 spazi famiglia, in cui si offre sostegno alla genitorialità con sportelli sociali e di orientamento ai servizi territoriali, la partecipazione a iniziative e incontri tematici con specialisti multidisciplinari per favorire il rafforzamento delle competenze genitoriali e la conciliazione famiglia-lavoro. Sono stati organizzati, infine, incontri tematici su salute, benessere ed educazione, corsi per l’acquisizione di competenze specifiche per accrescere il livello di autonomia e di rafforzamento dei nuclei più vulnerabili.
Il Buon Inizio lavora anche al rafforzamento della comunità educante e di cura dei diversi territori, con percorsi di formazione  rivolti a educatori, insegnanti, operatori e assistenti sociali e tramite la costruzione di tavoli territoriali che si riuniscono periodicamente per sviluppare una strategia di intervento comune tra gli attori del settore sociale, sanitario ed educativo che permetta la creazione di una rete di supporto per i nuclei più vulnerabili favorendo il benessere di bambini e bambine e delle loro famiglie. Il progetto ha, infatti, l’ambizione di mettere a sistema la metodologia di intervento ad alto livello di integrazione territoriale per generare un modello esportabile e sostenibile anche in altri contesti regionali e nazionali.
«Nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile Con i Bambini ha promosso 2 bandi rivolti alla prima infanzia. Complessivamente, per gli interventi rivolti alla prima infanzia sono stati assegnati oltre 90.000.000 di € e avviate 115 iniziative progettuali. Il ruolo dei servizi per la prima infanzia è fondamentale. Investire sui servizi educativi per la prima infanzia significa intervenire in quella fase della vita in cui i divari sociali di partenza possono essere ridotti. Per ridurre la povertà educativa è pertanto necessario promuovere la diffusione dei servizi di qualità.» dichiara Marisa Belluscio, Attività istituzionali dell’Impresa Sociale Con i Bambini.
Frequentare i servizi educativi e di cura per la prima infanzia è fondamentale per contrastare la povertà educativa e interrompere la trasmissione intergenerazionale degli svantaggi, oltre che essere uno strumento di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, favorendo in particolare l’occupazione femminile.
Il PNRR ha previsto un investimento significativo (4.600.000.000 di €) per il piano asili nido e scuole dell’infanzia, potenzialmente in grado di consentire al nostro Paese di incrementare notevolmente i servizi, riequilibrando l’offerta nei territori. È necessario garantire che tali investimenti restino prioritari nell’agenda del Governo, con la piena realizzazione di tutti i progetti approvati, verso l’obiettivo europeo di copertura del 45% entro il 2030. Per assicurare un numero adeguato di educatori è anche necessario aumentare nelle Università la capacità di accogliere un numero crescente di iscritti ai corsi di laurea abilitanti.
Al contempo, è fondamentale sostenere la domanda di partecipazione ai servizi educativi e di cura per la prima infanzia, in particolare in quei territori e tra i gruppi sociali dove minore è la predisposizione alla frequenza di programmi educativi nei primi anni di vita.
«Fare della Calabria una regione a misura di bambino è l’obiettivo che insieme al Presidente Roberto Occhiuto ci siamo dati sin da inizio mandato per contrastare l’attuale povertà educativa legata all’infanzia. A tal fine, abbiamo già recuperato oltre 70.000.000 di risorse e sottoscritto un protocollo d’intesa con Ufficio Scolastico Regionale e Associazione Nazionale Comuni Italiani nell’ambito del quale la Regione Calabria ha cofinanziato oltre 1.500.000 €. In questo puzzle si incastra alla perfezione l’importante legge che stiamo procedendo a scrivere con Save the Children. Interverremo, così e finalmente in maniera strutturale a tutelare i diritti costituzionali di tutti i bambini calabresi» afferma Giusi Princi, vice-presidente della Regione.

GRF

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