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PD Calabria: le iniziative in tema di sanità e il Festival delle Regioni


Edil Merici

Proseguono le attività del Partito Democratico Regionale, che ha organizzato un ciclo di iniziative in tema di sanità e commentato l’organizzazione del festival delle Regioni di Torino.

A Vibo insieme a Marina Sereni per difendere la sanità pubblica

Ancora la sanità al centro dell’azione politica del gruppo del PD, che ha svolto due diverse iniziative a Vibo Valentia e a Lamezia Terme per chiedere una svolta al Commissario Roberto Occhiuto e investimenti concreti a sostegno della sanità pubblica.
Agli incontri, oltre ai consiglieri regionali dem, hanno preso parte la responsabile nazionale per la sanità del partito Marina Sereni e i rappresentanti dei medici, degli infermieri, del terzo settore e delle organizzazioni sindacali.
Dopo l’iniziativa che ha avuto luogo a Cosenza qualche settimana fa, con la partecipazione dei rappresentanti dem di cinque Consigli regionali italiani, e la presentazione di una proposta di legge per l’aumento degli investimenti nella sanità pubblica, il PD ha scelto di essere a Vibo in un luogo simbolo dei fallimenti della programmazione regionale. Il consigliere regionale vibonese Raffaele Mamomoliti ha sottolineato come la Comunità vibonese aspetti da tempo la realizzazione di un nuovo ospedale che continua a essere avvolta dalle nebbie, senza che dal governo regionale arrivi nessun segnale concreto.
A Lamezia, invece, si è discusso di Bisogni, scenari e strumenti della medicina di prossimità, con un articolato dibattito aperto dal consigliere Ernesto Alecci. La vicepresidente della Commissione Sanità di palazzo Campanella Amalia Bruni ha evidenziato tra le criticità da superare la ricontrattazione del debito del comparto, un’altra questione sulla quale i risultati ottenuti dalla gestione Occhiuto sono pari allo zero.
Il capogruppo Mimmo Bevacqua, dopo aver espresso la soddisfazione personale e del gruppo per il buon esito delle tante iniziative messe in campo a tutela del diritto alla salute, si è soffermato sulla necessità di  potenziare la sanità pubblica: «Il governatore Occhiuto ha già stanziato il cosiddetto extrabudget per le strutture private fino al 2026. Si tratta di una scelta a vantaggio del privato che avrà ripercussioni sulle strutture pubbliche e va nella direzione esattamente contraria alla soddisfazione delle esigenze dei cittadini calabresi. Da tempo chiediamo interventi a sostegno della sanità pubblica e universalistica e abbiamo anche presentato una proposta di legge apposita senza avere nessuna risposta dal governo regionale. Né sono arrivate risposte dai direttori delle Aziende Sanitarie Provinciali ai quali avevamo chiesto i documenti contabili di gestione e un incontro per verificare le condizioni di ogni singola azienda. Incomprensibile che non sia arrivata ancora alcuna risposta.»
La responsabile nazionale del PD Sereni ha assicurato il pieno appoggio del PD nazionale alle iniziative del partito calabrese e lanciato l’allarme sulle conseguenze nefaste che potrebbe avere sul comparto l’eventuale approvazione della proposta di autonomia differenziata voluta dalla Lega. «In un quadro già difficile – ha detto Sereni – e con la sanità del Mezzogiorno che avrebbe bisogno di maggiori risorse per potenziare strutture e procedere a nuove assunzioni, l’autonomia differenziata potrebbe essere un colpo letale.»

Diritto alla salute al centro dell’iniziativa PD a Dipignano

Sanità e diritto alla salute continuano a essere obiettivo prioritario per il PD. A Dipignano per l’iniziativa La salute è un bene universale e la difesa del diritto sanitario nazionale è un dovere individuale e collettivo, organizzata dal circolo dem Eugenio Guercio.
All’iniziativa hanno preso parte il capogruppo del partito in Consiglio regionale Bevacqua, oltre ai rappresentanti locali del PD, alla segretaria della sezione cosentina della Confederazione Generale Italiana del Lavoro Maria Baldassarre e al rappresentante della Comunità Competente Rubens Curia.
Nel corso del suo intervento il capogruppo Bevacqua ha ricordato le tante iniziative che il PD e il gruppo regionale stanno mettendo in campo, citando, tra le altre quelle di Cosenza, Vibo e Lamezia. «Da tempo – ha affermato Bevacqua – chiediamo al governo regionale e al Commissario Occhiuto interventi a sostegno della sanità pubblica e universalistica e abbiamo anche presentato una proposta di legge apposita senza avere nessuna risposta. Né sono arrivate risposte in ordine alla questione del debito, mai affrontata dal centrodestra, e che abbiamo provato a mettere al centro del dibattito esercitando la nostra funzione ispettiva e chiedendo dati e numeri ai commissari e direttori delle varie Asp e aziende ospedaliere.»
Il capogruppo dem ha poi ribadito la necessità di chiarire le scelte del Commissario in ordine agli investimenti destinati alla sanità pubblica attraverso anche il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. «Noi siamo per una sanità pubblica e universalistica e ci batteremo per difendere il diritto alla salute riconosciuto dalla costituzione attraverso scelte mirate che guardino alla prevenzione a una medicina di prossimità. Altri, invece, sembrano guardare a modelli sanitari di regioni che da sempre sono indirizzate a quello privato. Non siamo pregiudizialmente contrari alla sanità privata, che deve avere una funzione suppletiva rispetto ai servizi forniti da quella pubblica. Siamo, però, fortemente preoccupati per alcune scelte fatte dal commissario Occhiuto a partire da quelle contenute nel  Decreto del Commissario ad Acta 105 del 3 aprile, che vanno nella direzione opposta di difesa del servizio sanitario pubblico nazionale. È solo il caso di ricordare che la torta è una, per tutta la sanità regionale, pubblica e privata. E va da sé che, se si programma una spesa certa per quella privata a rimetterci è inevitabilmente quella pubblica. Il PD non partecipa alla inutile disfida tra sanità pubblica e privata – specifica Bevacqua – Siamo per la salute di tutti i cittadini, siamo dalla parte dei pazienti e dei medici che fanno miracoli nelle corsie. Il diritto alla cura è di tutti ed è costituzionale la pretesa che sia a portata di tutti. Non siamo mai stati e mai saremo pregiudizialmente contro la sanità privata, che è essenziale nell’erogazione completa dei servizi, ma non può sovrapporsi al servizio pubblico. Il Commissario Occhiuto, però, deve essere chiaro nell’indicare la sua rotta in materia sanitaria e non può sottrarsi al confronto e alla concertazione. Del resto un invito di questo tipo al governo di centrodestra – conclude Bevacqua – arriva anche dalla Corte dei Conti nella relazione annuale sulla copertura finanziaria delle leggi regionali. La Corte ha sottolineato, ancora una volta, come molte delle leggi approvate nel corso del 2022 siano prive del parere finanziario della Commissione di merito e della Commissione Bilancio e alcune di esse approvate direttamente in Aula. Così come ha posto numerosi dubbi in ordine alla legge istitutiva dell’Azienda Zero, sia in relazione alle coperture finanziarie per i prossimi anni sia sugli effettivi risparmi che la nuova Azienda potrà concretamente determinare.»

«Inaccettabile che al festival delle Regioni non siano stati invitati i consiglieri regionali»

«Ho appreso soltanto dalle trasmissioni televisive delle reti nazionali che si svolgerà a Torino, nei prossimi giorni, il festival delle regioni alla presenza delle massime cariche dello Stato senza coinvolgere in nessun modo i consiglieri regionali delle varie Assemblee italiane. Cinque tavoli di lavoro si confronteranno su questioni cruciali: lo sviluppo sostenibile, la tutela del territorio, il sostegno alle persone, l’attrazione dei talenti e l’internazionalizzazione delle imprese. Faranno parte dei tavoli i ministri, i governatori e i rappresentanti del mondo pubblico e privato, ma nessuna rappresentanza degli organi legislativi regionali.»
È quanto dichiara il capogruppo PD in Consiglio regionale Bevacqua, che aggiunge: «Pur sapendo che la rappresentanza della Regione spetta al governatore, questo è l’ennesimo atto che mortifica il ruolo delle massime Assemblee legislative dei territori, quasi le Regioni fossero rappresentate esclusivamente dai Presidenti, azzerando il ruolo di tutti gli altri soggetti che hanno raccolto il consenso dei cittadini e che sono direttamente deputati a portare avanti le legittime istanze dei territori. E, in tutto questo, non sappiamo cosa abbiano messo in campo i presidenti dei consigli regionali, nel rivendicare le prerogative e le funzioni fondamentali che la rappresentanza istituzionale assegna ai consessi che essi sono stati chiamati a guidare. Lo stiamo dicendo in più occasioni: lo squilibrio che si è venuto a creare tra il potere esecutivo e quello legislativo mette a rischio i cardini basilari e fondanti di una sana democrazia. Non è più ulteriormente accettabile e, dopo oltre 50 anni di regionalismo, si tratta di un tema che va affrontato in maniera seria e nelle sedi opportune. Presenterò una mozione che mi auguro venga condivisa da tutto il Consiglio regionale della Calabria, nella quale il gruppo PD, esprimendo preoccupazione e delusione per tale approccio personalistico e accentratore, inviterà il presidente dell’Assemblea a farsi carico della difesa effettiva delle prerogative dell’organo legislativo.»


GRF

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