Costume e Società
Da quei pastori
Di Ugo Mollica
Non sapeva di stelle comete,
ma di pena e digiuni.
Nel cuore i latrati del mondo
e amari inverni di ingratitudine.
Andava da quei pastori
senza alcuna intenzione,
come sospinto dal vento.
Ma il bimbo nella mangiatoia
aspettava proprio lui,
per ricamare
con le gemme del suo sorriso
quella tristezza innocente.
Non ladri, né parassiti,
né violenti, né coltivatori d’interessi
in quella grotta,
dove anche la paglia
profumava di festa e di pace
e i pensieri
si libravano in volo
eleganti e leggeri.
Io c’ero, lo vedo ancora
e lo dico anche a voi.
Buon Natale.
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