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Ultime da Taurianova: la Capitale Italiana del Libro 2024 e l’aggressione a un sacerdote

Edil Merici

Proseguono le attività dell’Amministrazione Comunale di Taurianova, la cui giunta, guidata dal sindaco Roy Biasi, ha commentato la possibilità di diventare Capitale Italiana del Libro 2024 e illustrato i primi passi compiuti per ottenere il titolo e condannato l’aggressione subita da un sacerdote.

Taurianova in corsa per diventare Capitale Italiana del Libro 2024

C’è anche Taurianova, unica città calabrese, tra le cinque finaliste che concorrono al titolo di Capitale italiana del Libro 2024. Lo ha deciso la Commissione incaricata dal ministero della Cultura che, dopo aver fatto una prima valutazione delle candidature presentate e in attesa di sentire in video conferenza gli amministratori delle proposte concorrenti, ha inserito la cittadina del reggino nella rosa di cui fanno parte anche Grottaferrata, San Mauro Pascoli, Tito e Trapani.
La notizia è stata accolta con grande entusiasmo dalla giunta guidata dal sindaco Biasi, già al lavoro per alzare il livello di coinvolgimento – pure in questa fase – della città e di tutte le istituzioni comunali, per mettere Taurianova nelle condizioni di bissare il successo ottenuto da Vibo Valentia (che è stata Capitale nel 2021) e di prendere il testimone che lascerà Genova, insignita nel 2023.
Secondo il cronoprogramma che si è dato la Commissione ministeriale guidata dallo scrittore Pierfranco Bruni, e composta anche da Incoronata Boccia, Gerardo Casale, Antonella Ferrara e Sara Guelmi, i rappresentanti delle 5 finaliste verranno auditi il prossimo 31 gennaio in vista del responso finale atteso nel mese di febbraio.
«La notizia arrivata da Roma – commenta Maria Fedele, assessore alla Cultura – rappresenta il suggello autorevolissimo di un impegno straordinario e originale che abbiamo portato avanti con costanza, e non senza quel pizzico di sana utopia che è tipica dei visionari che operano all’interno di habitat non sempre ottimali, sin dal nostro insediamento che risale al 2020. Il progetto di candidatura che abbiamo presentato è infatti la summa che esalta una serie di manifestazioni con protagonista il libro, che abbiamo voluto fossero interconnesse fra loro, creando però un valore aggiunto consistito nella capacità di rivolgersi ad un pubblico giovanile e di un territorio più vasto di quello comunale, caratteristiche che noi ora vogliamo esaltare ancora di più in vista della messa a punto di una illustrazione alla Commissione che sarà essa stessa un primo moltiplicatore di quella partecipazione della città che abbiamo già in mente.»
È ricco il novero degli eventi-incubatori, la cui realizzazione ha convinto la Commissione a credere nelle ulteriori potenzialità della pianificazione messa in atto dal Comune di questo centro che ha poco meno di 15.000 abitanti (Taurianova Legge, TauriaNoir, Nati per la Cultura, l’App Bibliotaurus, questi alcuni dei titoli e di idee guida organizzati dall’assessorato nell’ambito di una campagna culturale ispirata dalla tenacia politica e dalla creatività non burocratica) e che ora vivrà sotto i riflettori con un’angolatura diversa, quella offerta dal rapporto con il libro inteso come oggetto e come giacimento di valori.
«Si tratta di un risultato storico – commenta il sindaco Biasi – che ci consente, già per il fatto di essere tra le cinque città finaliste, di dire che il lavoro paga e che i fatti ci danno ragione in quello sforzo quotidiano per rendere sempre più attrattiva dal punto di vista sociale, economico e culturale la città. Abbiamo agito ispirati dalla necessità che avvertiamo di proporre l’immagine vera di Taurianova e della Calabria, lontana dagli stereotipi del passato, dimostrando che possiamo metterci alle spalle il disfattismo ed essere modello per la speranza delle giovani generazioni.»

Capitale italiana del libro: il Comune attiva il gioco di squadra con la città

Sui giornali e nelle tv, nelle piazze social e in quelle di Taurianova: è davvero straordinariamente larga la condivisione della notizia della candidatura della cittadina del reggino a Capitale italiana del Libro 2024. Parallelamente a questa diffusione massiccia degli obiettivi del progetto presentato nel novembre scorso al Ministero (La città della Cultura si intitola) nel Municipio si intensificano le attività operative in vista dell’audizione che gli amministratori avranno (collegati in video conferenza con la commissione ministeriale che valuterà le 5 candidature selezionate) il 31 gennaio, tappa propedeutica alla decisione finale attesa nel mese di febbraio.
L’assessore alla Cultura Fedele, in vari interventi sulla stampa e in una riunione informale della giunta, in queste ore è entrata nel dettaglio del progetto (che punta alla crescita della biblioteca Renda, all’implementazione degli eventi interconnessi creati in questi anni e a una migliore comunicazione nei servizi culturali) anticipando, però, anche, l’intenzione di promuovere sin da questa fase un gioco di squadra con la città.
In questa direzione si muove senz’altro la decisione di creare un primo logo, semplice negli elementi stilizzati (che richiamano l’immagine di un libro e la mobilitazione in nome della candidatura) che serva da vessillo sotto il quale concentrare tutte le attività svolte in vista della decisione della Commissione che deve scegliere tra Taurianova, Grottaferrata, San Mauro Pascoli, Tito e Trapani.
Del resto, l’idea di allargare quanto più possibile gli indirizzi amministrativi che riguardano il settore Cultura permea già da tempo le attività svolte dall’assessorato, culminate nel maggio scorso nella scelta di aprire (nella centralissima Piazza Italia) una tensostruttura per portare nel salotto cittadino l’organizzazione della quinta edizione di Taurianova Legge, coinvolgendo scuole, associazioni e librai di tutto il territorio della Piana di Gioia Tauro in uno schema stabile i cui obiettivi, e la volontà di allargarlo, sono stati distribuiti nelle pagine del progetto, trasmesso al ministero e supervisionato personalmente dall’assessore, che l’ha predisposto direttamente con gli uffici comunali del Terzo settore, segnatamente con la bibliotecaria Serafina Grillo.
Proprio la volontà di considerare la candidatura come patrimonio, oltre che vanto, di tutto il territorio (anche di quello extra cittadino) sta animando le attività che vedono impegnato l’assessorato comunale nell’asseveramento di quanto richiesto ora dalla Commissione presieduta da Bruni.
Ma non è solo un lavoro tecnico quello che si sta mettendo in atto in queste ore. La scelta dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Biasi è quella di coinvolgere compiutamente le scuole, le associazioni, gli operatori del settore (indicati come associati nel progetto presentato) a partire da una riunione convocata nel pomeriggio di lunedì 22 gennaio, nella sala consiliare.

Sacerdote aggredito: la condanna del Comune

Sgomento ha suscitato, tra gli amministratori di Taurianova, la notizia dell”aggressione subita da don Giovanni Rigoli, il parroco di Varapodio vittima di un pestaggio avvenuto a margine di una funzione religiosa. Il sindaco Biasi, una volta appresi i contorni della vicenda (che riguarda un religioso nato e cresciuto nella cittadina della Piana, dove ancora è residente) tramite l’assessore Massimo Grimaldi ha voluto trasmettergli un messaggio personale e a nome dell’intera giunta.
«Si tratta – afferma il primo cittadino – di un gesto inqualificabile, che condanniamo apertamente e coralmente facendoci anche interpreti dell’intera comunità taurianovese, che in queste ore vuole stare vicina a uno dei figli più apprezzati per la sua bontà d’animo e per il suo carisma spirituale. Accompagniamo a questa solidarietà umana anche l’esortazione affinché più larga possibile sia la condanna del gesto, in modo da ridare a don Giovanni la serenità per continuare la sua pastorale, certi come siamo che il vescovo Giuseppe Alberti saprà trasmettergli anche il giusto incoraggiamento, che equivale a non farlo sentire solo e fargli capire che la Calabria migliore è con lui.»

Redazione

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