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PD Calabria: il dimensionamento scolastico, la Conferenza dei Capigruppo e il Superbonus


Edil Merici

Proseguono le attività del Partito Democratico Regionale, che ha ribadito il suo no al dimensionamento scolastico, chiesto l’approvazione di un due importanti proposte alla Conferenza dei Capigruppo ed è intervenuto sul Superbonus.

No al dimensionamento scolastico del centrodestra

Il gruppo del PD in Consiglio regionale ribadisce il proprio no al dimensionamento scolastico per come elaborato dal decreto del governo nazionale e accettato supinamente da quello regionale.
Per questo, a Cosenza, si è svolta un’iniziativa pubblica alla quale hanno preso parte i sindaci di Cosenza, Catanzaro e Crotone e molti primi cittadini dei Comuni della Calabria, oltre agli esponenti dei sindacati del comparto e degli operatori scolastici.
I lavori sono stati coordinati e moderati dal capogruppo Mimmo Bevacqua. Il vicepresidente di minoranza del Consiglio Franco Iacucci introdurrà il dibattito che si avvarrà della relazione del Dirigente scolastico e consigliere delegato all’Istruzione del Comune di Cosenza Aldo Trecroci.
Le conclusioni, invece, sono state affidate al senatore e segretario regionale del PD Nicola Irto.
«Nell’attesa che il Tribunale Amministrativo Regionale e la Corte Costituzionale si pronuncino sui ricorsi spinti dalle altre Regioni italiane contro il dimensionamento – spiega il capogruppo Bevacqua – il gruppo del PD, di concerto con il partito regionale e nazionale, ribadisce il proprio deciso no a questo dimensionamento che cancella storie, identità e territori. Non è più accettabile l’inerzia con la quale la Regione Calabria sta affrontando il problema nonostante altri presidenti di Regione abbiano adito le vie legali per tutelare il diritto allo studio. La Calabria, invece, ha anche votato a favore di questo provvedimento che, di fatto, mortifica il diritto allo studio delle aree più svantaggiate, durante la riunione della Conferenza Unificata dello scorso maggio in cui Emilia Abruzzo, Campania, Puglia, Sardegna, Toscana, Unione delle Provincie italiane e Associazione Nazionale Comuni Italiani, le associazioni dei Comuni e delle Province avevano invece votato contro. Neanche il rischio di poter perdere 79 autonomie e centinaia di posti di lavoro ha provocato una reazione della giunta di centrodestra, che rimane supina ai voleri di Giorgia Meloni e del suo esecutivo. Serve dunque una risposta decisa e forte da parte della politica, delle associazioni, dei sindacati, degli operatori e dei cittadini per bloccare un provvedimento dannoso e che va a colpire soprattutto il Sud, le Regioni più deboli e i territori più isolati che perderanno anche la scuola, spesso unico presidio di legalità e punto di riferimento per i giovani del luogo.»

Conferenza dei capigruppo: chiesta l’attuazione di due importanti proposte

Si sono da poco conclusi i lavori della Conferenza dei capigruppo convocata dal presidente Filippo Mancuso per programmare i lavori della prossima seduta del Consiglio regionale e per fare una riflessione sui temi che saranno affrontati in maniera approfondita durante le prossime riunione della Conferenza.
«Abbiamo preso atto con soddisfazione – ha detto il capogruppo del PD Bevacqua – che gran parte della prossima seduta dell’Assemblea sarà dedicata alle interrogazioni già presentate e ancora prive di risposta, così come avevamo richiesto formalmente durante la precedente riunione della Conferenza.»
«Il presidente Mancuso – ha dichiarato ancora Bevacqua – si è impegnato a calendarizzare la nostra Proposta di Politica Attiva al Parlamento Sostegno finanziario al Sistema Sanitario Nazionale a decorrere dal 2023. Una proposta da tempo depositata, così come avvenuto nelle altre Regioni italiane in cui i gruppi consiliari regionali del Partito Democratico hanno depositato analoghe proposte di legge di iniziativa regionale, ai sensi dell’articolo 121 della Costituzione, rivolte al Parlamento per assicurare al Sistema Sanitario Nazionale un’adeguata copertura finanziaria in grado di raggiungere quella sostenibilità finanziaria che oggi manca, prevedendo un incremento del Fondo Sanitario Nazionale di 4.000.000.000 all’anno per i prossimi 5 anni, con l’obiettivo di attestare lo stesso al 7,5 % del Prodotto Interno Lordo nazionale. Il presidente Mancuso si è impegnato a discuterne con la presidente della Commissione Sanità per fissare la discussione per quello che è un passaggio dovuto.»
«Abbiamo poi condiviso e sottoscritto – ha spiegato Bevacqua – la proposta di legge elaborata da Mancuso in merito alla richiesta di Antonio De Masi per prevedere un meccanismo di premialità per le aziende che si ribellano alla criminalità, così come già avevamo annunciato al momento della proposta da parte dell’imprenditore. Infine – ha concluso il capogruppo dem – ho annunciato la nostra partecipazione alla manifestazione del prossimo 17 ottobre a Gioia Tauro in difesa del porto, ma non abbiamo sottoscritto la proposta di Mancuso in quanto la posizione del PD sul tema è a difesa dello scalo, ma anche a difesa dell’ambiente. L’applicazione concreta della direttiva oggi contestata spetterà al Governo e al Parlamento italiano che, entro fine anno, dovranno recepirla e, dunque, potranno formulare osservazioni al testo per tutelare al meglio la rete portuale europea e degli scali nevralgici per l’economia come quello di Gioia Tauro, un’infrastruttura fondamentale per lo sviluppo della Calabria e del Sud che difenderemo in tutte le sedi.»

Superbonus: «Bene proposta presentata in Commissione, ma si sentano le partecipate»

La gran parte delle Regioni italiane è alle prese con lo sblocco dei crediti fiscali legati alle ristrutturazioni edilizie e al cosiddetto superbonus. Basilicata, Lazio e Liguria stanno votando, con consenso unanime, proposte di legge che hanno l’obiettivo di coinvolgere le partecipate delle Regioni all’interno dello schema disegnato dal decreto cessioni approvato dal governo nazionale durante lo scorso mese di febbraio. Uno schema che impedisce di vendere i crediti all’interno della stessa Pubblica Amministrazione e che le Regioni stanno provando ad aggirare coinvolgendo soggetti non considerati facente parte della Pubblica Amministrazione.
«Anche la Regione Calabria – spiega il capogruppo Bevacqua – si sta muovendo sul solco tracciato dalle altre Regioni con una proposta di legge praticamente identica a quella già presentata dalla Lega in Liguria, che è attualmente in discussione nella IV Commissione consiliare. Si tratta di un percorso che anche nelle altre Regioni è stato condiviso da tutte le forze politiche e che pure in Calabria potrebbe avere lo stesso consenso. Si deve evitare però – spiega il capogruppo dem a palazzo Campanella – che si arrivi esclusivamente all’approvazione di una legge promozionale che contenga soltanto indicazioni vuote che poi non hanno nessun impatto reale, così come avvenuto con tanti dei provvedimenti fin qui approvati dal governo Occhiuto.»
«Prima di fare arrivare in Consiglio regionale una legge condivisibile in linea generale, ma vuota nel contenuto – conclude Bevacqua –  chiederò  ai colleghi del mio gruppo di richiedere la convocazione in Commissione dei rappresentanti delle partecipate regionali che si vogliono coinvolgere per svolgere le dovute audizioni. Un passaggio fondamentale sia per una più ampia concertazione che per capire se le partecipate calabresi abbiano davvero la possibilità di acquistare i crediti derivanti dal superbonus per dare la linfa sperate al comparto dell’edilizia. Senza risposte positive da parte di questi soggetti e un loro pieno coinvolgimento si rischia di fare l’ennesimo buco nell’acqua».


GRF

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