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Ultime dalla Metrocity: il PNRR, il dimensionamento scolastico e la Rete M2A


Edil Merici

Proseguono le attività della Città Metropolitana di Reggio Calabria, la cui giunta, guidata dal sindaco facente funzioni Carmelo Versace, ha partecipato alla Cabina di Regia sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, chiarito alcuni punti relativo al dimensionamento scolastico e illustrato i vantaggi delle Rete M2A.

Cabina di Regia sul PNRR: «Serve chiarezza sulla destinazione dei fondi»

Il sindaco metropolitano ff Versace ha preso parte alla cabina di regia sul PNRR che ha riunito, in modalità remota, il ministro Raffaele Fitto, il presidente dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani Antonio Decaro e i rappresentanti delle 14 Città Metropolitane italiane.
Nel corso del suo intervento, Versace ha sottolineato «la preoccupazione rispetto alla mancanza, ancora fortemente attuale, di un orizzonte chiaro per i fondi PNRR che il Governo vorrebbe spostare su altre linee di finanziamento. Prima della stesura di qualsivoglia norma – ha detto – sarebbe interessante capire dove saranno collocate le risorse e quante di queste, per singola Città Metropolitana, verranno aggiunte secondo un principio addizionale e non compensativo su programmi che, purtroppo, ancora non conosciamo.»
«La Città Metropolitana – ha spiegato il sindaco ff – può contare su Piani Urbani Integrati per 118.000.000 distribuiti in 28 interventi, 9 dei quali affidati a Invitalia, 18 in proprio ai Comuni aggregati e uno in fase di affidamento. Abbiamo rispettato tutti i parametri imposti, tant’è che 16 progetti sono esecutivi e verranno consegnati entro la fine dell’anno, 4 sono in fase di esecuzione per stralci e gli ultimi otto verranno assegnati entro il prossimo aprile. Insomma, siamo riusciti a realizzare un ottimo lavoro, ma non nascondo la circostanza che, il timore di un possibile definanziamento, abbia comunque comportato qualche piccolo rallentamento in una realtà come la nostra, in cui l’80% dei Comuni è sotto la soglia dei 5.000 abitanti. In questi enti locali, dunque, esiste un po’ di preoccupazione. Per questo motivo – ha affermato ancora Versace – ritengo che il 10% di anticipo sulle somme, rispetto alla prossima scadenza settembre 2024, potrebbe rappresentare un rischio per i piccoli Comuni. Bisognerebbe ripensare la quota e avvicinarla al 20% come avviene per i beni confiscati.»
«Oltretutto – ha proseguito – sono fortemente contrario riguardo alla possibilità che eventuali risorse possano transitare tramite le Regioni. Questo canale, infatti, non credo possa favorire le Città Metropolitane e gli enti locali che preferiscono avere, sicuramente, un rapporto diretto sulla gestione delle somme, considerata la bravura delle proprie direzioni tecniche che proveranno a spendere bene i fondi sui territori di competenza. Chiaramente – ha concluso il sindaco metropolitano ff – ritengo che possibili spostamenti di somme su altre linee di finanziamento non si debbano trasformare in tagli, ma in risorse che vanno a aggiungersi a programmi già esistenti. Se, invece, si procederà con dei tagli, i possibili problemi che si andranno a creare non potranno, di certo, ricadere sulla responsabilità dei sindaci».

Dimensionamento scolastico: “Gli Accorpamenti non inficeranno i servizi né l’offerta formativa”

In merito alle preoccupazioni pubblicamente sollevate da alcuni rappresentanti della comunità scolastica dell’istituto comprensivo Galilei-Pascoli, la Città Metropolitana precisa che nessun alunno, nessun docente, nessun lavoratore, né alcuna famiglia ha motivo di temere la soppressione dell’istituto o una modifica delle proprie necessità o abitudini circa l’offerta formativa della scuola.
Il dimensionamento scolastico, strumento imposto dalla legge, è infatti un atto che, rispondendo alle linee guida della Regione Calabria, in questo caso sulla necessità di ridurre di 17 unità le Dirigenze del territorio metropolitano, interessa l’accorpamento degli Istituti comprensivi, solo e soltanto da un punto di vista squisitamente amministrativo. Nulla cambierà per ciò che riguarda la frequenza degli studenti e del personale, né il dimensionamento mette in dubbio l’esistenza dell’istituto scolastico.
Si rammenta, inoltre, che l’Ente metropolitano ha ascoltato a tempo debito tutti i 97 Comuni del comprensorio, compreso, ovviamente, quello di Reggio, per raccogliere ogni possibile contributo utile a rispettare le prescrizioni della Regione.
Alcuni Comuni hanno trasmesso, tramite apposita delibera, una serie di utili suggerimenti. Altri hanno optato per non deliberare, affidando l’analisi direttamente all’Ente metropolitano che si occuperà di trasmettere il piano alla Regione Calabria per le opportune valutazioni. Per ciò che riguarda il Comune di Reggio la delibera proposta è stata adottata con notevole ritardo, quando già era stato convocato il Consiglio Metropolitano, per l’approvazione del piano, e già trasmessa la documentazione da discutere in sede di Consiglio.
È utile ribadire, inoltre che, proprio in un’ottica di trasparenza e condivisione, nelle ultime settimane, la Città Metropolitana ha avviato dei tavoli di confronto, le cosiddette conferenze d’ambito, coinvolgendo gli enti locali, le dirigenze scolastiche, i sindacati e ogni attore interessato dalla riorganizzazione della rete scolastica. In ultimo, l’Ente ha raccolto gli auspici dei singoli Comuni espressi in apposite deliberazioni, quelle pervenute entro i termini previsti, così da provare a soddisfare ogni esigenza che verrà sintetizzata nel documento da approvare nella seduta del Consiglio Metropolitano già convocata per il prossimo 14 ottobre, e da inviare entro il 15 alla Regione, l’unica istituzione titolata a decidere in materia.
È chiaro, quindi, che la Città Metropolitana ha rispettato le fasi e la tempistica prevista dal dimensionamento, sulla quale il Comune di Reggio ha purtroppo deliberato in ritardo. Si specifica, inoltre, che la legge attribuisce alle Province e alle Città Metropolitane i compiti di programmazione per il territorio di competenza non solo per gli istituti di secondo grado, ma per tutti i livelli di formazione scolastica.
Sugli accorpamenti proposti nell’ambito del Comune di Reggio sono state rispettate le linee guida regionali, che prevedono accorpamenti per le scuole con meno di 600 alunni, tenuto conto del fatto che, nel comune capoluogo e nei comuni con oltre 15.000 abitanti era possibile prevedere accorpamenti anche con oltre 1.000 alunni.
La delibera del Comune di Reggio è tardiva rispetto al termine ultimo fissato dalla Regione Calabria del 30 settembre e quindi non ricevibile, tra le altre cose non corredata dalle delibere degli Istituti Scolastici per come previsto dalle linee guida.
Sono stati seguiti criteri di vicinanza territoriale delle autonomie sia per il Comune capoluogo sia per gli accorpamenti intercomunali, al fine di evitare, per quanto possibile, ulteriori disagi.
La Città Metropolitana ritiene quindi di aver operato in maniera oculata, tenendo conto di tutto il territorio metropolitano, in particolare delle aree periferiche, disagiate e a rischio spopolamento e con il contributo dei Comuni che hanno deliberato entro i termini previsti, trasmettendo per tempo le rispettive delibere.
L’Ente metropolitano ribadisce, infine, che le funzioni attualmente svolte dalle singole scuole interessate dal piano non verranno in alcun modo soppresse, ma l’accorpamento interessa in via esclusiva le sole Dirigenze chiamate a guidare Istituti comprensivi che registrano un numero d’iscrizioni non rispondente alle linee guida fornite dalla Regione. I servizi, inoltre, continueranno a essere offerti dall’istituzione scolastica accorpante, senza mutare in alcun modo l’attuale organizzazione sul territorio.

«La Macchina della formazione sia in grado di creare competenze e intercettare opportunità»

Il sindaco metropolitano ff Versace è intervenuto al tavolo di lavoro della Rete M2A, il primo sistema italiano che unisce istituti, scuole e aziende di settore con l’obiettivo di promuovere l’offerta formativa degli istituti tecnici/professionali e degli istituti tecnici superiori, con particolare riferimento alla produzione industriale.
Nella sala Perri di Palazzo Alvaro, oltre alla dirigente scolastica dell’Istituto Tecnico Tecnologico Panella-Vallauri Teresa Mannino, ed ai referenti di M2A Imerio Chiappa e Anna Greco, erano presenti la vicepresidente della Regione Giuseppina Princi e i rappresentanti delle associazioni degli industriali, di UnionCamere e dell’Università Mediterranea.
«Un’iniziativa lodevole», l’ha definita Versace descrivendo la rete M2A come «un’occasione da cogliere nel tentativo di realizzare una macchina della formazione in grado di creare competenze, possibilità ed opportunità seguendo quelle che sono le richieste del territorio.»
«Bene sta facendo la dirigente del Panella-Vallauri Mannino – ha continuato il sindaco ff – nel promuovere quello che ha descritto come un sogno, lo stesso portato avanti da università e Camera di commercio con attività simili e molto significative.»
«Tuttavia – ha avvertito Versace – se non riusciamo a seguire gli indirizzi e gli stimoli che arrivano dal nostro tessuto economico, sociale e produttivo anche nel modo in cui interpretiamo le nostre scelte, quel sogno è destinato a rimanere tale. Sono queste le cose che dobbiamo provare a raccontare per trasmettere un’immagine positiva e propositiva dell’area metropolitana. Per offrire un senso più pratico e compiuto di quanto l’unione faccia la forza, basta guardare alla circostanza che, a Reggio, si stia realizzando, con l’impegno importante del Comune e di tutti gli attori che si muovono intorno a una grande opera, il fronte mare, che non è il sogno di un uomo soltanto, ma di un’intera comunità. Quando si muove un cantiere dovremmo essere tutti contenti, a prescindere da chi lo stia portando avanti. Ecco perché l’esempio virtuoso promosso da M2A e dalla dirigente Mannino deve essere una strada per cercare, ognuno per il proprio ruolo, di fare meglio.»
Infine, parlando di scuola, Versace si è soffermato sul Dimensionamento scolastico che, a breve, verrà discusso in Consiglio metropolitano e, quindi, proposto alla Regione Calabria: «Si può essere più o meno felici rispetto al risultato finale ma, a conti fatti, deve sempre prevalere il buon senso che si traduce nel miglior percorso didattico e formativo da offrire ai nostri figli, dalla materna alla nostra università, fino alla possibilità di trovare lavoro proprio in quelle aziende che stiamo provando a fare investire sul nostro territorio. Lo sento come un dovere per chi amministra e lo possiamo realizzare solo se tutti abbiamo lo stesso orizzonte davanti.»


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