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Attualità

Vincenzo Speziali: “Ci batteremo per il porto di Gioia Tauro”


Edil Merici

Di Vincenzo Speziali – Responsabile Regionale e membro della Direzione Nazionale dell’UdC

Alcuni momenti dell’impegno pubblico sono scanditi da decadenti passaggi politici, ed essi sono decadenti, poiché è proprio la politica, a causa di mancanza del personale (con annessa credibilità ed autorevolezza), a scarseggiare.
Difatti, senza preamboli e fuori di metafora, ci troviamo ad affrontare plurime problematicità e (ahimè, anzi, ahinoi!) relative delusioni (o quantomeno situazioni da ansia giustificata) proprio in virtù di una scellerata insussistenza di molti politicanti, che calcano il proscenio delle istituzioni.
Al di là della ferma presa di posizione dell’attuale Presidente della Regione Roberto Occhiuto, stiamo assistendo a una vera e propria vigilia dello smantellamento del Porto di Gioia Tauro, che rappresenta (a oggi… epperò “del domani non vi è certezza”) il primo nel bacino mediterraneo per movimento merci, così come per il flusso container.
Ordunque la legge europea che entrerà in vigore nel 2025 rischia di far aumentare i costi di trasporto di 7/8.000.000.000 alle società armatoriali e l’Italia dovrà affrontare una spesa di accisa aggiuntiva, il cui valore è calcolato nella forbice di 800/900.000.000 (fonte Il Sole 24 Ore).
Senza dimenticare, però, come ancora non si è riusciti a indiividuare valide formule di carburante alternativo (quindi accettabile sulla base delle nuove prescrizioni tabellari di matrice tecnica), perciò, in attesa che ciò avvenga (e qualora avvenisse!) moncheremmo un settore essenziale, senza avere in mano un’alternativa da mettere in campo o da utilizzare sin da subito.
Ovviamente questa legislazione farà sì che il tutto andrà a vantaggio dei porti allocati nella rivierasca sponda sud del Mediterraneo, cioè da Tangeri, in Marocco, a Porto Saud, in Egitto, lasciando quindi nelle pesti la struttura non solo di Gioia Tauro, ma a cascata o successione, quella di Trieste (avviata a un definitivo ko) e Genova (che si incamminerebbe in un inesorabile declino).
Sul punto, è bene chiarire come non ci sottrarremo, quale Partito, cioè l’Unione di Centro, a far sentire la nostra voce propositiva, basata sul buon senso e autorevole supporto, presso il Governo centrale, di cui siamo parte (come in quello regionale), anche se è desolante constatare una forma di assenza concettuale, dalla gran parte della maggioranza dei soggetti intranei alle Assemblee Parlamentari, in modalità e maniera incisive.
Di conseguenza, bene ha fatto il Commissario Provinciale di Reggio Calabria del mio Partito, l’amico Riccardo Occhipinti, ad annunciare la nostra adesione convinta alla manifestazione del 17 Ottobre, nella quale daremo non solo presenza, bensì contenuti, assicurando anche (persino a tutta la popolazione calabrese, e in particolar modo a quella che impatta direttamente e persino come generale indotto economico/produttivo) di valutare non solo l’iniziativa di un’ennesima interrogazione parlamentare ai Ministri competenti, ma anche l’avvio di un serrato dialogo con le istituzioni europee, coinvolgendo finanche l’attuale Presidente del Partito Popolare Europeo (prima forza politica e parlamentare dell’Emiciclo di Strasburgo), cioè il mio caro e antico collega Manfred Weber (essendo stati esponenti dei nostri rispettivi giovanili della Democrazia Cristiana negli anni ’90).
Ecco quindi, come si fa politica e come si devono o si dovrebbero rappresentare le giuste istanze del territorio e del popolo (composto dai cittadini che sono persone e non entità nunerico/elettorali), poiché, come diceva il Presidente Aldo Moro in una lettera al calabrese Riccardo Misasi nel nostro campo si “necessita verità, non denuncia. La verità in politica si costruisce favorendo occasioni di dialogo e incontro. Solo così si diventa operatori di pace”.


GRF

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