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Ultime dalla Regione: il Festival delle Regioni e il progetto pilota per gli studenti con DSA


Edil Merici

Proseguono le attività della Regione Calabria la cui giunta, guidata dal Presidente Roberto Occhiuto, ha partecipato agli incontri tematici previsti dal Festival delle Regioni di Torino e varato un progetto pilota dedicato agli studenti con Disturbi Specifici dell’Apprendimento.

Giusi Princi al Festival delle Regioni: «Impegnati per scongiurare l’emigrazione studentesca»

«La regione sta investendo molto sul capitale umano, sulla ricerca, sull’innovazione e sulla formazione avanzata con l’obiettivo, non solo di attrarre talenti dalle altre regioni d’Italia e dall’estero, ma anche, e soprattutto, per trattenere i propri talenti e scongiurare l’emigrazione studentesca. In tal senso, la Regione sta mettendo in atto una serie di azioni che comprendono agevolazioni fiscali, incentivi finanziari e borse di studio per gli studenti delle scuole secondarie e per gli universitari; finanzia, inoltre, dottorati di ricerca, master post-laurea, assegni di ricerca e contribuisce anche alle spese per gli alloggi degli studenti universitari.»
È quanto ha dichiarato la vicepresidente della Regione Calabria Giusi Princi intervenendo, nel corso del Festival delle Regioni di Torino, alla tavola rotonda per l’attrazione dei talenti (lavoro, giovani, competenze, istruzione, cultura), alla quale ha partecipato anche il ministro per la Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo.
«Attraverso la ricerca su aziende derivate e innovative – ha aggiunto la vicepresidente – intendiamo qualificare e rendere competitive le nostre attività e anche richiamare nuovi investimenti che siano forieri di opportunità di lavoro e di carriera per inostri giovani e, quindi, di sviluppo per la Calabria. A ciò si aggiunge la filiera professionalizzante degli Istituti Tecnici Superiori, che costituisce quella formazione terziaria che va a formare le competenze tecniche e specialistiche delle quali ha bisogno un mercato del lavoro in continua crescita ed evoluzione. Al Festival di Torino – ha rimarcato infine Princi – è stato ribadito che la Calabria è una Regione che sta diventando sempre più attrattiva e moderna.»
L’intervento della vicepresidente Princi è stato molto apprezzato dal ministro Zangrillo e da tutti gli intervenuti alla tavola rotonda che si sono complimentati per la passione con la quale si sta lavorando sull’immagine e sulla crescita di una nuova Calabria, che vuol diventare sempre più innovativa.»

Emma Staine al Festival delle Regioni: «Centrale l’integrazione dei servizi»

«I profondi cambiamenti sociali intervenuti negli ultimi anni hanno influenzato l’organizzazione famigliare e l’aumento dell’aspettativa di vita, generando una crescente richiesta di nuovi servizi. La sfida principale, specialmente per le prestazioni rivolte a persone e famiglie vulnerabili e a rischio di esclusione sociale, è garantire un accesso adeguato. Tuttavia, l’accessibilità è solo una parte di un quadro più ampio creato per sostenere le persone nella fruizione dei propri diritti e nell’utilizzo dei servizi disponibili. Un sistema di assistenza per coloro che non sono autosufficienti, e di promozione dell’assistenza famigliare, deve integrare aspetti socio-sanitari e garantire continuità assistenziale. Questo esige di rivedere i paradigmi più consolidati e perorare il rafforzamento di elementi come l’integrazione sociale e sanitaria, la multidisciplinarietà, la formazione e la prevenzione; tutti aspetti presi in considerazione dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che offre un’opportunità unica per avviare questo cambiamento.»
È quanto ha dichiarato l’assessore alla Politiche sociali Emma Staine, intervenendo, nel corso del Festival delle Regioni di Torino, alla tavola rotonda per l’assistenza alle persone (sanità e politiche sociali), coordinata dal presidente della Regione Calabria Occhiuto, con la partecipazione del sottosegretario di Stato alla salute Marcello Gemmato.
«L’integrazione delle competenze e degli interventi nel campo sanitario e sociale – ha poi aggiunto l’assessore Staine – non è più una semplice opzione auspicabile, ma una necessità essenziale per garantire interventi di alta qualità. Uno tra i momenti critici nella continuità dell’assistenza è la fase di pianificazione, dal momento della programmazione della dimissione ai servizi da attivare in uscita dall’ospedale. La risposta alle esigenze, che vanno oltre quelle puramente sanitarie, comprende aspetti socio-sanitari e assistenziali che richiedono servizi dedicati e condivisi tra le varie unità operative. Questi non possono più essere gestiti con soluzioni eterogenee interne a ciascuna di esse. Diventa infatti centrale il tema dell’integrazione trasversale dei servizi ospedalieri, socio-sanitari e sociali. In conclusione c’è un unico modo – a mio giudizio – di procedere: stabilire obiettivi chiari e lavorare diligentemente per raggiungerli nel breve termine, fornendo ai cittadini servizi di valore. L’attuazione di politiche di cooperazione gioca un ruolo fondamentale nella crescita e lo sviluppo sostenibile di una comunità o di una regione. È quindi imperativo che tutti contribuiscano alla sfida, superando inefficienze e creando un nuovo modello di solidarietà.»

Dalla Calabria un progetto pilota per studenti con DSA

“Tutti gli istituti scolastici della Regione, dal 1º ottobre, hanno a disposizione personale dedicato a supporto degli studenti con DSA: dislessia, disgrafia, discalculia”.
L’importante progetto pilota partito dalla Calabria è stato annunciato e illustrato a tutti gli istituti scolastici attraverso una nota a firma della vicepresidente della Giunta regionale con delega all’istruzione Princi.
“L’ambizioso progetto – spiega la vicepresidente – che abbiamo fortemente voluto con il presidente Occhiuto, ha visto coinvolti i dipartimenti istituzione, tutela della salute e servizi socio sanitari della Regione d’intesa con l’Ufficio scolastico regionale. Sono 15 i gruppi a supporto delle scuole, attivate presso ogni distretto provinciale della regione, 74 le nuove professionalità contrattualizzate dalle Aziende Sanitarie Provinciali quest’estate di cui: 15 neuropsichiatri infantili, 28 psicologi, 28 logopedisti, 3 assistenti sociali che attraverso un approccio multi professionale garantiranno, a tutti gli istituti della regione, un percorso diagnostico e di presa in carico rapido degli studenti con disturbi di apprendimento. Ai fini dell’attivazione del servizio – scrive Princi nella missiva alle scuole – ogni istituto, in caso di sospetto caso di DSA che riguardi gli studenti frequentanti dalla seconda classe della scuola primaria al secondo anno della scuola secondaria di secondo grado (dai 7 ai 16 anni), dopo avere acquisito formale consenso da parte dei genitori, contatterà il distretto corrispondente all’area geografica di interesse, utilizzando i contatti già forniti a tutte le scuole calabresi. Le professionalità dedicate, su richiesta dei singoli istituti, interverranno, così, nelle scuole nei giorni e negli orari concordati (a scelta delle famiglie in orario pomeridiano anche presso la struttura pubblica. In caso di conferma diagnostica del disturbo, il gruppo provvederà al rilascio della relativa certificazione garantendo, ove richiesto, il necessario supporto alla scuola anche per la predisposizione del Piano didattico personalizzato dei ragazzi interessati.”
“Si tratta di un servizio pubblico importante – specifica inoltre la vicepresidente – che eravamo obbligati a garantire alle scuole e ai tanti ragazzi calabresi con disturbi di apprendimento frequentanti le nostre scuole dell’obbligo. Da sempre, in Calabria, per mancanza di personale sanitario, nella maggior parte dei casi, le famiglie per il rilascio della certificazione ricorrevano al servizio privato con costi a loro carico. Su iniziativa del presidente Occhiuto, con 1.200.000 € in questa prima fase, si è proceduto a nuove assunzioni che diventeranno stabili con altri 36.000.000 di risorse già programmate per i prossimi anni e che permetteranno di rendere strutturale il servizio. La scuola è una delle più importanti agenzie educative – conclude la vicepresidente Princi – le Istituzioni tutte hanno l’obbligo di salvaguardare i diritti costituzionali degli studenti garantendone quei servizi che impediscano discriminazioni, come purtroppo è avvenuto in passato per quegli studenti che, non avendo la certificazione attestante i disturbi, non potevano usufruire dei dovuti interventi didattici di carattere compensativo e dispensativo.”


GRF

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