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Costume e Società

Nicola Gratteri: «La nuova ‘ndrangheta va combattuta con gli hacker»


Edil Merici

«Lo Stato deve assumere ingegneri informatici e geni della tecnologia e della multimedialità che siano capaci di bucare le piattaforme digitali in cui si nascondono i nuovi e lucrosi affari della ’ndrangheta e di tutte le mafie». È quanto ha dichiarato il Procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri, rispondendo alle domande del giornalista Rai Giuseppe Malara nel corso dell’incontro che si è svolto a nella Piazza delle Tre Chiese di Gerace dinanzi a un numeroso e interessato pubblico.
Gratteri ha tracciato un bilancio dello stato attuale delle indagini contro la ’ndrangheta, sottolineando la capacità delle ’ndrine di affermarsi nel mercato internazionale della droga e di entrare di prepotenza nelle economie legali di numerosi Paesi approfittando della liquidità monetaria in suo possesso.
Gratteri ha inoltre sottolineato come lo sviluppo della criminalità organizzata calabrese le abbia permesso di passare dal controllo dei territori esercitato in passato, agli affari internazionali leciti e illeciti, sfruttando al meglio tutte le opportunità fornite dallo sviluppo digitale, delle telecomunicazioni, e delle criptovalute. La nuova frontiera del crimine, insomma, è la multimedialità e proprio su questo si devono concentrare gli sforzi dello Stato per contrastarlo. «Abbiamo i migliori investigatori al mondo – ha chiosato infatti il procuratore capo – ma lo Stato deve investire nelle nuove tecnologie per colmare un divario che purtroppo c’è rispetto ad altri Paesi in cui sono riusciti a scoprire i nuovi sistemi di comunicazione digitale sfruttata dagli uomini delle cosche per portare avanti i propri traffici. La ’ndrangheta – ha concluso Gratteri – è un passo avanti rispetto alle altre mafie. Non possiamo abbassare la guardia, ma dobbiamo continuare a investire nelle nuove tecnologie per stare al loro passo e poterli fermare.»
All’incontro ha partecipato anche in videocollegamento dal Canada Antonio Nicaso, che ha accennato al sistema criminale della ’ndrangheta globale di cui parla ampiamente nell’ultimo libro firmato con il procuratore Gratteri dal titolo Fuori dai confini, la ’ndrangheta nel mondo. Ne è venuto fuori un quadro di interconnessioni che viaggia parallelamente agli interessi delle grandi potenze internazionali, della guerra in Ucraina e dell’espansione dei Paesi africani, rivelatisi un mercato florido per la presenza della materie prime sfruttate nella realizzazione delle nuove tecnologie.
Un approfondimento costruttivo subito colto dall’amministrazione comunale di Gerace che, attraverso le parole del sindaco facente funzioni Salvatore Galluzzo, ha sottolineato il valore aggiunto rappresentato dalla possibilità di «discutere di questi temi con il Procuratore Nicola Gratteri e del professore Antonio Nicaso che, dall’alto della loro esperienza, possono fornire risposte concrete.»


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