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A Locri il PD stimola il dibattito sull’autonomia differenziata


Edil Merici

Dal Partito Democratico Locri

Man mano che va avanti il dibattito sul Disegno di Legge Calderoli riguardante l’autonomia differenziata, cioè la possibilità (prevista dall’articolo 116 della Costituzione) di attribuire alle Regioni che ne facciano richiesta, maggiori poteri e competenze, risultano sempre più evidenti le contraddizioni che accompagnano lo stesso e questo anche dopo l’ultima modifica che è stata introdotta, in cui si prevede che prioritariamente dovranno essere fissati i Livelli Essenziali delle Prestazioni, definiti i costi e i fabbisogni standard.
Sono di questi giorni le dimissioni di autorevolissimi esperti facenti parte del Comitato per l’individuazione dei LEP, certamente al di sopra delle parti politiche, come i due ex presidenti della Corte costituzionale Giuliano Amato e Franco Gallo, di Franco Bassanini, già ministro per la Funzione pubblica e gli affari regionali, e di Alessandro Pajno, che è stato presidente del Consiglio di Stato.
I LEP non possono essere garantiti su tutto il territorio nazionale sulla base della spesa storica, a invarianza di bilancio, come scritto nel decreto Calderoli. A costo zero, nessuna riforma di equiparazione è possibile.
Dal dibattito attuale sull’argomento emerge con forza che il regionalismo differenziato di Calderoli non è quello previsto dal legislatore costituzionale del 2001 con cui veniva data la possibilità che alcune competenze e funzioni potessero essere attribuite direttamente alle regioni, all’interno comunque dei principi fondanti della Costituzione, di coesione e salvaguardia dell’unità nazionale. Il problema fondamentale dell’autonomia differenziata è che questa non può essere slegata dai principi di unità e di solidarietà sanciti a livello costituzionale. Come assicurare uguaglianza nella differenziazione non è semplice e non è, soprattutto, accettabile farlo con un Disegno di Legge che, per come è stato impostato dal Ministro Calderoli, esautora di fatto la discussione nel merito nella sede più idonea: il Parlamento.
Per conoscere meglio come stanno le cose serve molta informazione ed è questo anche il motivo per cui, chi ha presentato e approvato questa Proposta di Legge, cerca volutamente di tenere basso il dibattito.
Per saperne di più, tutti i cittadini sono invitati, venerdì 7 luglio alle ore 18:00, alla Planteria, sul Lungomare lato sud di Locri (pista ciclo-pedonale), al dibattito pubblico Autonomia differenziata: la legge delle disuguaglianze. Quali conseguenze per sanità e istruzione?,organizzato dal Circolo del PD in collaborazione con la Conferenza Metropolitana delle donne democratiche di Reggio Calabria e i Giovani Democratici.
Al dibattito, coordinato da Franco Mammì (Dipartimento Sanità del circolo di Locri del PD), prenderanno parte Domenico Marino (Professore di Politica Economica dell’Università di Reggio Calabria), Francesco Macrì (Dipartimento Cultura della sezione regionale del PD), Vito Pirruccio (ex Dirigente scolastico), Emmida Multari (Comitato Casa della Salute di Siderno), Gregorio Pititto (segretario metropolitano della Confederazione Generale Italiana del Lavoro)e Nicola Irto (segretario regionale del PD).


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