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“Assurdo che Giuseppe Campisi faccia passare lui per la vittima e noi per i carnefici”


Edil Merici

Dal Gruppo Uniti per Ardore

Siamo sinceramente dispiaciuti dall’apprendere che l’ex sindaco, nel vano tentativo di giustificarsi, continui a rilasciare dichiarazioni che non corrispondono assolutamente alla realtà, apparendo come lui la vittima e noi i carnefici. Sta di fatto che, i carnefici in questione, prima della costituzione del gruppo Uniti per Ardore e, quindi, della sua ufficializzazione in consiglio, avessero comunicato in una riunione proprio allo stesso sindaco l’intenzione di assumere una posizione diversa, ma non contrapposta, per invitarlo ad essere meno autocratico nella presa di molte decisioni delle quali sempre più spesso venivamo a conoscenza per caso e al di fuori dei contesti opportuni, senza che lui ci informasse direttamente, prendendosi frequentemente la libertà di agire anche in ambiti che non erano di sua competenza, non rispettando, di conseguenza, nemmeno le deleghe che erano state da lui stesso assegnate. Quanto detto viene confermato nel documento di costituzione del gruppo presentato nel consiglio del 31/05/2023, nel quale si è specificato di restare a fianco del Sindaco fino alla fine della legislatura alla sola condizione di una totale inversione di rotta nel modus operandi dello stesso nel gestire l’Ente e nel prendere decisioni politico/amministrative. L’evidenza dei fatti dimostra chiaramente che ciò non è avvenuto, in quanto l’ormai ex primo cittadino ha continuato a gestire la cosa pubblica come fosse di sua proprietà. Ne sono esempi l’organizzazione di eventi e manifestazioni estive senza coinvolgere assessori e/o dirigenti di riferimento o senza assumere i relativi impegni di spesa. Nello specifico, gli eventi venivano pianificati a suo piacimento e senza gli atti preventivi necessari a giustificare l’organizzazione e la spesa stessa. Un altro esempio è rappresentato da un progetto finanziato dalla Città Metropolitana per i servizi sociali e del quale era conoscenza solo lui insieme a qualche altro soggetto esterno.
Per tali motivi, di cui Giuseppe Campisi è perfettamente a conoscenza, rimaniamo increduli nell’apprendere dalle sue interviste che non fosse a conoscenza di nulla e che non fossero state mosse da noi lamentele e malumori. Anzi, la verità è che certe criticità erano emerse anche durante il periodo pandemico ma, per un senso di responsabilità verso il nostro elettorato e i nostri cittadini, abbiamo ritenuto opportuno evitare di aggiungere altri problemi a una situazione che si presentava abbastanza difficile da gestire già di suo.
Se uno sbaglio lo abbiamo fatto è stato senza dubbio quello di considerarci come se fossimo una famiglia e nell’aver riposto troppa fiducia in una persona che se all’inizio, forse, ha agito pensando di operare per il bene di tutti, è poi finito per confondere questa fiducia con il riconoscersi un’autorità che non solo nessuno gli ha ascritto, ma che si è indebitamente attribuito.
Inoltre l’ex sindaco, nelle molte interviste e dichiarazioni che sta rilasciando, si è dimenticato, spesso e volentieri di spiegarci il perché la politica dell’apparenza viene sempre preferita alla politica dei servizi, visto che, in merito ad alcune delle motivazioni riportate nel nostro comunicato non ha speso parola alcuna, preoccupandosi di specificare solo il passaggio sul perché dei due consiglieri iscritti a Forza Italia su sua iniziativa, fatto del quale, al di là della lista civica o non civica, non siamo stati messi a conoscenza direttamente, se non a cose fatte, lasciando che la notizia trapelasse per vie traverse. Comportamenti, questi, che è chiaro non rispecchino né la logica di una famiglia né di un gruppo politico che condivide idee e azioni.
In ogni caso, indipendentemente da quanto se ne sta dicendo, ciò che ci fa restare con la coscienza a posto è sapere che, con le nostre azioni, non abbiamo tradito la fiducia che era stata in noi riposta e che, anzi, la nostra scelta l’ha solo rafforzata. Sono, infatti, moltissimi i cittadini e non, a parte chiaramente i nostri elettori, che ci hanno espresso apprezzamento per la scelta fatta e, anzi, ci hanno chiesto come mai non lo avessimo fatto prima. La risposta, ovviamente, è che abbiamo cercato fino all’ultimo di salvare il salvabile, ma alla fine ci siamo resi conto che indietro non si poteva più tornare.
In ultimo, ci teniamo a fare un augurio particolare al Commissario Prefettizio per il lavoro che andrà a svolgere, ringraziandola in via anticipata per tutto ciò che verrà realizzato, certi che si tratterà di cose solo positive per il nostro paese, rimanendo sempre disponibili qualora avesse bisogno di una qualsiasi nostra collaborazione.


GRF

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