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FENEALUIL: il plauso a Giovanni Calabrese, l’ospedale della Sibaritide e il blocco dei crediti


Edil Merici

Proseguono le attività della sezione regionale della Federazione Nazionale Lavoratori Edili, Affini e del Legno che, attraverso la sua segretaria Maria Elena Senese, ha plaudito alla lungimiranza dell’Assessore Regionale Giovanni Calabrese per il varo del progetto Oikos, sollecitato la riapertura del cantiere dell’ospedale della Sibaritide e lamentato il perdurare del blocco della cessione del credito.

Progetto Oikos: “Giovanni Calabrese ha dimostrato di avere una visione lungimirante”

L’avvio operativo del progetto Oikos da parte della Regione ci rallegra. All’atto della presentazione del piano da parte dell’assessore regionale Giovanni Calabrese avevamo commentato positivamente la notizia, nella convinzione che Oikos potesse rappresentare un progetto innovativo per la formazione professionale e l’inserimento socio lavorativo di cittadini stranieri richiedenti e titolari di protezione internazionale in ossequio del Protocollo nazionale sottoscritto lo scorso anno tra Ministero dell’Interno, Ministero del Lavoro, organizzazioni sindacali del settore edile e Associazione Nazionale Costruttori Edili.
L’obiettivo del progetto Oikos non si discosta da quella che è la nostra azione sindacale, volta alla creazione di un nuovo modello di inclusione che sia in grado di consentire ai migranti di essere inseriti in un percorso lavorativo che rispetti le norme che soprassiedono il settore dell’edilizia.
Sostenere questo percorso di crescita professionale, occupazionale e umana vuol dire, e di questo dobbiamo dare atto all’assessore Calabrese, avere una visione lungimirante, vuol dire essere pienamente coscienti delle potenzialità offerte dal settore edile ma, anche, essere concretamente a conoscenza delle continue necessità formative che lo stesso richiede, in particolare, per il rispetto delle norme sulla sicurezza sui luoghi di lavoro e della legalità.

“Si riapra subito il cantiere dell’ospedale della Sibaritide”

La Regione Calabria ha trasmesso il 15 marzo 2023 l’ordine di servizio al concessionario, ordinando di trasmettere entro il 29 maggio la perizia di variante.
La D’Agostino costruzioni, il 29 maggio, ha consegnato puntualmente la perizia.
Perizia di variante che ha la funzione di evidenziare le variazioni di natura tecnica ed economica rispetto al progetto esecutivo approvato. Stiamo parlando dei lavori del nuovo ospedale della Sibaritide.
Un’opera per la cui realizzazione definitiva i tempi stanno diventando stringenti e il rischio di trovarci di fronte all’ennesima incompiuta, all’ennesima cattedrale nel deserto, sempre più presente.
Entro il 28 giugno, infatti, la Regione dovrà acquisire i pareri di alcuni enti, obbligatori per legge (ad esempio Vigili del fuoco e Azienda Sanitaria Provinciale). Le eventuali prescrizioni da parte degli enti indurranno la D’Agostino a fare integrazioni alla perizia.
L’impresa ha 15 giorni di tempo, a decorrere dal 28 giugno, per fare le suddette integrazioni ma non solo, anche per consegnare gli elaborati economici analitici.
Quindi un computo metrico di partenza è stato già fatto e consegnato insieme alla perizia di variante ma è necessario aspettare le prestazioni degli enti per avere un quadro economico definitivo.
Questi sono i passaggi fisiologici, forti di termini perentori.
Ricordiamo che il quadro economico iniziale era di 144.000.000 di € per 376 posti letto ma, a oggi, tale ammontare pare essersi quasi raddoppiato.
Sbagliato dire che la realizzazione dell’ospedale della Sibaritide stia scontando l’anomalo andamento dei prezzi e l’incremento del costo dei materiali da costruzione. Non è stato solo questo a determinare la lievitazione dell’importo iniziale dell’appalto, ma è sopraggiunto il decreto Covid-19, che ha imposto una variante nel progetto già approvato legata a un ampliamento della terapia intensiva.
Nella perizia di variante l’impresa ha curato anche l’aspetto dell’efficientamento energetico alla luce della norma 2021.
Proporrei, una volta acquisiti i pareri nelle more di approvazione della perizia, di iniziare a sbloccare i lavori, stante la volontà politica di completare l’ospedale.
Sarebbe dannoso in termini organizzativi, tecnici e, soprattutto, di risorse umane, allungare i tempi di riapertura del cantiere.
Ricordiamo che la sospensione parziale dei lavori risale a marzo, pertanto occorre essere celeri nell’approvare quella perizia, soprattutto dal punto di vista economico/finanziario.

Continua in un silenzio assordante il blocco della cessione dei crediti

Cassetti fiscali pieni e crediti bloccati, contratti insostenibili, cantieri sospesi e imprese costrette a licenziare.
Ammontano a oltre 25.000.000.000 di € i crediti che le imprese non riescono a cedere. La crisi di liquidità delle imprese, con le diseconomie che oggi si registrano, potrebbe pregiudicare anche le gare ed i cantieri successivi, venendo meno gli attori più strutturati e meglio organizzati.
Riteniamo indispensabile, in questa fase storica così delicata, pensare al modello francese di individuazione dei materiali per l’edilizia con adeguamenti automatici trimestrali e al contempo chiediamo di individuare prezzi calmierati per tutti quei materiali per cui l’inflazione ha carattere più di speculazione che di reale aumento dei costi di produzione.
Questa situazione di stallo produrrà a stretto giro che 150.000 dipendenti rischieranno il posto di lavoro; 90.000 cantieri, attualmente sospesi, genereranno contenziosi tra condomini e ditte, tra progettisti e condomini, tra ditte e banche.
Quelle stesse banche che nel primo trimestre del 2023 hanno generato profitti tre volte maggiori rispetto a quanto raccolto nel primo trimestre del 2022 e che continuano a non riaprire il mercato delle cessioni dei crediti.
In questo contesto sempre più vicino a una crisi di sistema, siamo convinti che il Governo, attraverso la Cassa Depositi e Prestiti, debba acquistare tutti i crediti inoptati che le imprese non riescono a cedere… prima che sia troppo tardi!


GRF

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