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A Locri le Giornate dell’Archeologia dedicate a Paolo Orsi


Edil Merici

Dal Museo e Parco archeologico nazionale di Locri Epizefiri

Dal 16 al 18 giugno si celebrano le Giornate Europee dell’Archeologia, un importante appuntamento annuale che coinvolge tutte le istituzioni culturali italiane in attività di valorizzazione del patrimonio archeologico nazionale. Per l’occasione, il Museo e Parco archeologico nazionale di Locri Epizefiri e il Museo archeologico nazionale “Vito Capialbi” di Vibo Valentia promuovono una due giorni dal titolo Paolo Orsi in Calabria. Una meravigliosa avventura, dedicata al ricordo dell’archeologo trentino che scoprì Locri Epizefiri e la Magna Grecia.
L’iniziativa è organizzata in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città metropolitana di Reggio Calabria e la provincia di Vibo, il Museo archeologico di Medma/Rosarno, la Fondazione Museo Civico di Rovereto, la RAM Film Festival di Rovereto e il supporto dei comuni di Locri e Portigliola e del Gruppo di Azione Locale Terre Locridee.
Il programma prevede due giornate ricche di appuntamenti. Si parte il 17 giugno, dalle ore 10:00, quando al Museo archeologico nazionale di Locri Epizefiri si svolgerà una giornata di studi che coinvolgerà diversi studiosi nel ricordo dell’opera dell’archeologo roveretano. La sessione mattutina dal titolo Paolo Orsi a Locri Epizefiri. L’uomo, l’archeologo, prevede un focus sull’attività di scoperta e studio della Locride nonché del legame indissolubile che Orsi ebbe con l’antica Locri. Dopo i saluti del Direttore ad interim della Direzione regionale Musei Calabria Filippo Demma, del Soprintendente Fabrizio Sudano, del Sindaco di Locri Giuseppe Fontana e del Commissario di Portigliola Giovanni Todini, si susseguiranno gli interventi degli ospiti coinvolti, introdotti dalla Direttrice di Locri Epizefiri Elena Trunfio: Maurizio Battisti, del Museo di Rovereto, analizzerà gli anni della formazione di Orsi, Valeria Meirano, dell’Università di Torino, tratterà le scoperte alle aree sacre locresi, in particolare il tempio in contrada Marasà e il Santuario di Persefone sul colle Mannella e, infine, Diego Elia, anch’egli afferente all’Università di Torino, ci porterà nel mondo delle Necropoli. La sessione pomeridiana, dal titolo Dalla colonia alle sub-colonie: Paolo Orsi a Hipponion e Medma si occuperà di chiarire il ruolo del Nostro nella scoperta delle due città fondate da Locri Epizefiri, le attuali Vibo e Rosarno. Interverranno per l’occasione Giorgia Gargano, con un focus sul collezionismo numismatico, Stefano Pacciarelli dell’Università Federico II di Napoli e Francesco Quondam dell’Università di Vienna, che si occuperanno degli scavi protostorici della Locride, il Direttore del Museo di Vibo Maurizio Cannatà, e l’archeologo SABAP Michele Mazza chiariranno gli aspetti a cavallo tra ricerca e tutela in relazione a Hipponion e, infine, il Direttore del Museo di Medma/Rosarno Marco Stefano Scaravilli relazionerà sugli scavi di Paolo Orsi a Rosarno. Tutti gli interventi saranno trasmessi in diretta anche sulle pagine social dei tre musei coinvolti (Locri, Rosarno e Vibo) e la giornata si concluderà con l’apertura straordinaria del Museo archeologico nazionale di Locri Epizefiri, dalle 20:00 alle 23:00, e con la proiezione, alle 21:30, della docufiction Paolo Orsi. Una meravigliosa avventura, per la regia di Andrea Andreotti.
Il 18 giugno sarà invece una giornata particolarmente significativa: si svolgeranno infatti nelle tre aree archeologiche, delle visite guidate, unendo in un’unica iniziativa le colonie di Locri, con la visita al tempio in contrada Marasà, di Vibo, con la visita alla cinta muraria in località Trappeto Vecchio e di Medma con la visita guidata alla collezione museale. A Locri si svolgeranno, poi, due cerimonie particolarmente significative: a partire dalle 9:30 presso il teatro greco romano, in località Pirettina, sarà intitolata a Paolo Orsi la piazza di accesso al sito archeologico a cura del Comune di Portigliola, mentre nel Comune di Locri si procederà all’intitolazione del piazzale antistante il Museo archeologico e si procederà alla ricollocazione della storica epigrafe dedicata all’archeologo donata nel 1983 dal Giugno Locrese al Ministero e posta all’ingresso del Museo della polis.
«Sono particolarmente lieta di avere animato la realizzazione di queste giornate, frutto di un lavoro coordinato che abbiamo fatto con diverse realtà locali e nazionali – ha commentato la Direttrice di Locri Epizefiri Trunfio. Per chi si occupa di archeologia Orsi è un imprescindibile maestro e, se oggi possiamo godere di molti beni archeologici, lo dobbiamo soprattutto al suo infaticabile lavoro di scoperta e tutela. Oltre alla messa in luce delle aree archeologiche, ritengo che Orsi ci abbia lasciato soprattutto l’eredità di un metodo di lavoro che aveva nella condivisione, nel coinvolgimento di diversi esperti e nella pubblicazione costante dei risultati la sua essenza fondante, un approccio che ancora oggi deve necessariamente animare coloro che si avvicinano allo studio, alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio. Ringrazio tutti coloro che hanno reso possibile questa iniziativa e sono certa che la comunità locrese, e calabrese in genere, non mancherà di condividere questo omaggio al grande archeologo della Magna Grecia.»


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