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PD Locri: “Non presenti alle elezioni per troppi personalismi, egocentrismi e veti incrociati”

Di Emanuele Marando – Segretario di Circolo del PD di Locri

La decisione di non prendere parte con una propria lista a questa tornata elettorale, per quanto sofferta, è stata l’unica possibile per rimanere coerenti rispetto a quanto deciso dall’Assemblea degli iscritti del circolo del Partito Democratico di Locri.
Difatti, nell’Assemblea del 5 febbraio scorso era stato deciso di lavorare per mettere insieme un’alleanza programmatica larga e plurale, in discontinuità con l’Amministrazione uscente, partendo dal confronto con le forze politiche del gruppo di minoranza consiliare Scelgo Locri.
Con un documento inviato alla stampa, è stata motivata questa scelta, evidenziando l’importante azione svolta da questo gruppo, e ipotizzando anche un percorso di allargamento ad altri gruppi politici chiedendo che fossero, prima di tutto, identificati i criteri condivisi da porre alla base di una coalizione più larga.
Non si voleva, come di fatto è avvenuto, che la discussione partisse da nomi e da posizionamenti precostituiti, mettendo in secondo piano il confronto sui temi che dovevano dare senso a un accordo programmatico.
Dei punti da cui partire per offrire alla Città una proposta alternativa, in grado di competere per una vera svolta di cambiamento, non si è discusso.
La disputa sui nomi e sui posizionamenti ha preso sin da subito il sopravvento e, a un certo punto, questo tavolo allargato non è stato più convocato.
Da qui sono seguite tantissime riunioni con singoli gruppi e con gruppi aggregati, cercando sempre di tenere ben salda l’identità del Partito ed evitando di dare vita a un qualcosa d’indistinto, non in linea con le aspettative dei nostri elettori.
Nel corso della seconda Assemblea convocata verso la fine di marzo, sono state rappresentate agli iscritti e ai simpatizzanti le difficoltà incontrate; la linea decisa, dopo un’interessante e animata discussione, è stata quella che il Circolo del PD prendesse l’iniziativa di proporsi con un proprio candidato a Sindaco, ricercando su questa linea eventuali possibili convergenze e, ove ciò non fosse stato possibile, lavorando alla formazione di una lista identitaria.
Questo è stato fatto e, a un certo punto, facendo leva sul rischio di disperdere i voti, sembrava che potesse essere raggiunto l’accordo per formare un’aggregazione di centro sinistra larga, in grado di poter competere per la guida della città.
Anche questa iniziativa, purtroppo, è risultata vana.
I tempi, intanto, erano diventati sin troppo stretti e ciò non ha consentito al Direttivo di comporre una propria lista.
La partecipazione del partito ai vari tavoli, sin da subito, si è contraddistinta dall’indicazione a sindaco di un nostro tesserato per come indicato dal Direttivo, e il partito, seguendo questa indicazione, ha continuato a portare avanti questo nome.
Lo stallo delle trattative è stato determinato dalla sussistenza di diverse proposte di candidatura che non incontravano l’adesione di tutti gli altri gruppi, anche per questo il sottoscritto ha rivolto un appello a mezzo stampa invitando tutte le forze politiche, compresi i propri tesserati, a valutare l’individuazione di una figura di superamento che consentisse l’aggregazione di tutti i gruppi e movimenti politici cittadini che si dichiaravano antagonisti rispetto l’attuale maggioranza consiliare.
È un dato di fatto, ormai, che tale appello è caduto nel vuoto, così come è un dato di fatto che coloro che si presentavano ai tavoli manifestando la disponibilità a fare un passo indietro in realtà hanno mantenuto la loro posizione, tant’è che sono candidati a sindaco.
Nonostante i vari tentativi fatti dal PD e anche da altri gruppi politici presenti in città, non è stato possibile comporre il frammentato quadro politico cittadino, contraddistinto da personalismi, egocentrismi e veti incrociati.
C’è la consapevolezza che la mancanza di una discussione politica sulle alleanze, che avrebbe dovuto essere avviata con chiarezza molto tempo prima, sia alla base di questa amara delusione.
In politica, fare un’alleanza non può significare costruire l’indistinto o rinunciare alla propria identità.
Ognuno ha, legittimamente, scelto di percorrere la propria strada.
Ritengo che la politica, soprattutto in fasi così delicate come quella attuale, si faccia anche e soprattutto con lo sguardo rivolto al domani, senza polemiche verso nessuno.
Il Circolo Pd di Locri, purtroppo, da parecchi anni non vantava alcun rappresentante in consiglio comunale, pertanto, partiva da una situazione di indubbio svantaggio nella composizione delle liste.
Da circa quattro mesi ha avviato un processo di riorganizzazione che ha come obiettivo quello di mettere insieme una comunità di donne e di uomini che hanno consapevolezza del proprio ruolo all’interno della Città e che sentono di poter essere parte attiva nel processo di crescita della stessa.
Questo percorso, lungo e complesso, è l’unico possibile e non può nascere da meri fini elettorali.
Quest’area democratica e progressista è presente nella nostra realtà cittadina e il Circolo del PD, mettendo da parte la riproposizione di formule stantie, continuerà a lavorare per essere credibile strumento di innovazione e di cambiamento per la Città di Locri.


GRF

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