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Reggio: il regolamento per le attività, l’autonomia differenziata e il finanziamento alle imprese


Edil Merici

Proseguono le attività dell’Amministrazione Comunale di Reggio Calabria, la cui giunta, guidata dal sindaco facente funzioni Paolo Brunetti, ha attivato il nuovo regolamento per le attività di servizio alla persona, commentato gli sviluppi relativi all’autonomia differenziata e illustrato il piano di sostegno alle imprese per l’applicazione delle energie rinnovabili.

Dal Settore Sviluppo economico due regolamenti per le Attività di servizi alla persona e per il Commercio in sede fissa

Il settore Sviluppo Economico ha inoltrato al Consiglio comunale, per il necessario esame di competenza, il Regolamento per le Attività artigianali di servizi alla persona e quello per il Commercio in sede fissa.
«Si tratta di due strumenti per i quali si è provveduto a un organico adeguamento normativo, perseguendo il fine di rendere più sicuro l’accesso a determinati servizi per l’utenza e maggiormente semplificate le procedure amministrative per gli operatori commerciali» ha dichiarato l’assessora alle Attività Produttive Angela Martino.
In particolare le novità dei nuovi strumenti normativi comunali si concentrano sui servizi di cura alla persona di acconciatore ed estetista riconoscendo l’affido di poltrona e/o di cabina e modalità più sicure per le attività di tatuaggio e percieng. Inoltre, si è disciplinato in modo organico l’attività di tintolavanderia, con parametri di sicurezza più chiari per i responsabili tecnici.
«È iniziato l’esame dei testi nella commissione consiliare comunale competente, presso la quale si aprirà il confronto sul lavoro finora svolto con i consiglieri e le categorie datoriali – ha proseguito Martino – Inoltre, nell’arco di qualche settimana, la sezione Amministrazione trasparente del portale istituzionale del Comune sarà implementata con le schede informative contenenti gli adempimenti specifici per oltre 60 procedimenti finalizzati all’apertura di altrettante attività economiche. È nostro dovere rendere sempre più accessibili i servizi erogati, semplificando anche il lavoro dei professionisti che si approcciano allo Sportello Unico per le Attività Produttive.»

A Reggio Calabria la maggioranza chiede chiarezza su autonomia differenziata

“Non un passo indietro per contestare e contrastare la riforma sull’autonomia differenziata che il ministro leghista Roberto Calderoli è venuto a promuovere anche in Calabria, raccogliendo i favori dei vertici della Regione in un clima di inaudita e perenne campagna elettorale”. I consiglieri della maggioranza di Palazzo San Giorgio intervengono per chiedere “massimo sostegno, a tutte le componenti politiche calabresi presenti in Parlamento, in Consiglio Regionale, ai Sindaci, alle forze sindacali, alle associazioni di categoria e ogni forza sana dal territorio, contro una norma che penalizza, pesantemente, il Sud e le aree più fragili del Paese.”
“La nostra idea – ribadiscono i componenti della maggioranza – è sempre ferma e ricalca in pieno quello che, da sempre, è un cavallo di battaglia del sindaco Giuseppe Falcomatà, portato avanti con convinzione anche in seno all’Associazione Nazionale Comuni Italiani e sposato dai massimi vertici dell’associazione dei Comuni. Questa autonomia differenziata è una legge contro i cittadini del Mezzogiorno e delle regioni storicamente più svantaggiate, perché rispolvera il nefasto principio della spesa storica negando, di fatto, i Livelli Essenziali delle Prestazioni. È una riforma concepita per trasferire risorse statali solo a una parte del Paese, penalizzando e affossando tutto il resto. Sembra di assistere – prosegue la nota – a una riedizione di un film già visto, con lo scippo del Fondo per le Aree Sottoutilizzate servito per finanziare le multe delle quote latte degli allevatori del nord.”
“Se Reggio Calabria, oggi, può contare sull’attivazione di diversi asili comunali – aggiungono – è soltanto grazie alla capacità dell’amministrazione di intercettare altri finanziamenti che non fossero da ricollegare al bilancio dell’Ente o a flussi che lo Stato prevedeva per l’attivazione di quei servizi seguendo, appunto, il criterio della spesa storica. Questa riforma, quindi, non fissa i parametri sulle reali esigenze dei territori, ma sul principio che ‘se hai in atto un determinato servizio vuol dire che ne hai bisogno e lo finanzio; altrimenti, evidentemente, non ti serve’. Se Reggio Emilia ha ad esempio dieci asili nido comunali ne avrà sempre di più, se Reggio Calabria non ne ha nessuno, mai lo avrà. È una norma, quindi, che prevede un aumento indiscriminato delle risorse nei confronti del Nord e l’ennesimo schiaffo alle speranze di rinascita del Meridione. Un qualcosa che non possiamo accettare e che contrasteremo in ogni sede.”
“Perché – è il ragionamento che i consiglieri fanno in conclusione – non è ammissibile avallare il principio secondo cui alcuni cittadini italiani hanno la possibilità di vedere garantiti i propri diritti fondamentali e altri continueranno a non averli, né ora né mai. Per questo è necessario fare quadrato e frenare un obbrobrio normativo che, una volta approvato, diventerà irreversibile. La secessione che non si è riusciti a fare sotto il profilo geografico, adesso la si vuole compiere dal punto di vista della garanzia dei diritti. Rifiutiamo queste logiche e invitiamo tutti i parlamentari, i consiglieri regionali, i sindacati, le associazioni di categoria e tutti i rappresentanti istituzionali calabresi a fare altrettanto. Nei giorni scorsi già più di 120 sindaci hanno scritto al Presidente Sergio Mattarella per denunciare gli effetti distorsivi del disegno autonomista di Calderoli, dicendosi pronti ad autodenunciarsi, rispetto alla minaccia del leghista che ha promesso querele nei confronti di chi parla di decreto spacca Italia. Su temi come questo è necessario fare assoluta chiarezza, e chiediamo a tutti di farlo, senza infingimenti. Vedremo chi deciderà di schierarsi in favore dei cittadini calabresi e chi invece si piegherà alla ragion di partito.”

Angela Martino a confronto con le Associazioni datoriali sul piano per le imprese dedicato alle energie rinnovabili

L’assessore allo Sviluppo economico del Comune di Reggio Calabria Angela Martino ha incontrato i rappresentanti delle associazioni datoriali e di categoria per illustrare il nuovo bando che Palazzo San Giorgio riserverà alle attività del settore turistico nell’ambito delle energie rinnovabili. Un piano da 2.500.000 € che la delegata di giunta ha voluto condividere, prima della sua pubblicazione, con il presidente della Camera di Commercio Antonino Tramontana, con Lorenzo Labate di Confcommercio, Claudio Aloisio e Giuseppe Praticò di Confesercenti, Giovanni Giordano di Casartigiani, Giovanni Laganà del Cna e con il referente di Assindustria Demetrio Lavino.
«Il Comune – ha spiegato l’assessore – conferma il proprio impegno al fianco delle piccole e medie imprese, attive in un ambito determinante per il territorio e che necessitano di interventi migliorativi dal punto di vista energetico e della sostenibilità ambientale. Si tratta di un contributo a fondo perduto fino al 90% delle spese ammissibili – ha spiegato Martino – con un tetto di spesa fino a 200.000 €, partendo da un minimo di 5.000. L’obiettivo dell’amministrazione comunale è quello di andare incontro alle esigenze delle attività piccole e medio/grandi, dai Bed & Breakfast fino alle strutture alberghiere passando per gli esercizi ristorativi ed enogastronomici, provando a estendere il progetto anche all’artigianato locale e, più in generale, a tutto il variegato mondo che ruota intorno al turismo, compreso quello dei servizi ad esso dedicati.»
«L’auspicio – ha proseguito – è che le risorse, pari ad oltre 2.000.000, siano immediatamente investite da parte degli operatori perché l’aiuto è sì rivolto alle singole imprese, ma soprattutto alla città che potrà beneficiare di interventi sull’ambiente, sulla crescita e sullo sviluppo di politiche ecosostenibili.»
«Prima di procedere con la pubblicazione dell’atto – ha concluso l’assessore Martino – abbiamo ritenuto importante aprire un confronto con le associazioni di categoria, seguendo le linee di mandato del sindaco Falcomatà che riconoscono, quali elementi distintivi e qualificanti, la partecipazione e la trasparenza. Ne è nato un proficuo scambio di idee e di vedute che torneranno sicuramente utili nella fase di completamento di un bando già in fase di redazione.»


Gedac

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